Il comune di Valdidentro è particolarmente ricco di acque, come quelle di superficie che azionano importanti impianti idroelettrici, quelle fredde che cadono dal cielo sotto forma di neve e imbiancano le piste da sci, quelle bollenti che risalgono dalle viscere della terra e alimentano fantastici stabilimenti termali sia in Valdidentro che a Bormio.
Salendo da Bormio si incontrano le frazioni di Premadio, Pedenosso, Isolaccia , Semogo e, passando da Arnoga, si arriva ai 2290m del passo Foscagno che porta a Trepalle, passo Eira e Livigno.
Quello che in alcune carte del XVII secolo è detta "Valle di Pedenosso", dal nome di una graziosa frazione ancora esistente, sa mostrarsi in tutta la sua preziosità grazie al verde che la caratterizza.
Valdidentro, a due passi da Bormio, è un comune composto da diversi agglomerati, ognuno con una caratteristica particolare: li accomuna la vista della meravigliosa Val Viola, basta alzare gli occhi verso ovest.
Da Premadio si sale per raggiungere gli storici Bagni Vecchi e su fino ai Bagni Nuovi; il già citato paese di Pedenosso è ai piedi del Monte delle Scale; Isolaccia, tra prati e boschi, offre la possibilità di sciare grazie a moderni impianti di risalita; Semogo, ai piedi della Cima Piazzi, sembra quasi persa nel tempo, in una dimensione che ancora sa regalare l'atmosfera dell'autentica vita di montagna, tra la Val Viola e la valle del Foscagno, che porta all'omonimo passo e quindi a Livigno.
La magia che emana il torrente Viola, che accompagna Valdidentro in tutta la sua lunghezza, lascia senza fiato, e sembra invitare alla riscoperta di una storia che ha lasciato le sue tracce.
Le diverse chiese sparse sul territorio sono ricche di tesori, come i ricordi dei tempi bellici rivivono con la Caserma Monte Scale, Prima Guerra Mondiale, costruita sotto la cresta dell'omonimo monte, che vede al suo interno una galleria con due polveriere a capanno porta a nord del crinale, dove si sbuca a 2420 metri d'altitudine.
Preziose le Torri di Fraele, che molto prima, nel '300, assieme alle Serre dei Bagni Vecchi e di Serravalle, servivano come sistema difensivo del Contado di Bormio.
Boschi di abeti e larici caratterizzano anche il Monte Masucco, inebriante nella sua semplice e montanara bellezza.